In un’assolata Roma, piena di turisti italiani e stranieri, giunti per il ponte e per la festività dell’8 dicembre, Leone XIV ha incontrato i fedeli all’Angelus in Piazza San Pietro e poi intorno alle 16 in Piazza di Spagna e nelle strade adiacenti per la Venerazione alla Vergine Immacolata.
Città del Vaticano – Momenti toccanti di grande partecipazione per la Solennità dell’Immacolata 2025, la prima vissuta di Leone XIV come pontefice e vescovo di Roma. Il meteo clemente di questi ultimi giorni nella Capitale ha concesso a molti pellegrini di prender parte agli appuntamenti previsti nell’agenda del Papa.
Maria e l’Immacolata Concezione
All’Angelus Leone tratteggia subito la figura di Maria con le parole della Costituzione apostolica Ineffabilis Deus (8 dicembre 1854), ricordando che il Padre l’ha voluta «immune interamente dalla macchia del peccato originale», perché potesse affidarle «l’unigenito suo Figlio […] amato come sé stesso» (ibid.). E questa purezza l’ha preparata a pronunciare il suo “Sì”, ad accogliere un dono ancora più grande, la venuta del Cristo salvatore.
Papa Leone anche in questa occasione non trascura di citare Sant’Agostino che affermava «Maria credette e in lei quel che credette si avverò» (Sermo 215, 4). Agostino aggiungeva poi «Crediamo anche noi, perché quel che si avverò [in lei] possa giovare anche a noi» (ibid.). Ecco allora disvelarsi l’invito profondo che rivolge a ciascuno la festa dell’Immacolata Concezione: “credere come lei ha creduto, dando il nostro assenso generoso alla missione a cui il Signore ci chiama”.
Leone ha sottolineato che il miracolo che per Maria è avvenuto durante il concepimento, noi lo abbiamo ricevuto con il battesimo che ci ha lavati dal peccato originale e resi figli di Dio. Per questo, il battesimo è un dono che va custodito e”rinnovato ogni giorno fedelmente, con gratitudine, umiltà e perseveranza, nella preghiera e nelle opere concrete dell’amore”.
La preghiera alla Beata Vergine Immacolata in Piazza di Spagna
Nel primo pomeriggio papa Leone si è diretto a Piazza di Spagna, dove una folla di fedeli lo attendeva per il tradizionale momento di Venerazione all’Immacolata Concezione. Qui il pontefice ha pronunciato una lunga preghiera che, nei toni e nelle parole rivolta a Maria, sembrava richiamare alla memoria le poetiche preghiere per lei scritte dal Venerabile don Tonino Bello. In particolare, in un punto ha citato anche l’educazione alla non violenza. Nella preghiera non è mancato il riferimento all’anno giubilare che volge al termine e uno sguardo particolare verso il popolo romano, ma anche l’attenzione alle fragilità e alle fatiche del mondo intero. Un pensiero è stato rivolto alle gioie e alle speranze, alle tristezze e alle angosce dei nostri contemporanei, ma soprattutto dei poveri e di coloro che soffrono. E poi, il Pontefice è tornato a parlare, anche in questa preghiera, del battesimo, auspicando che “generi ancora uomini e donne santi e immacolati, chiamati a diventare membra vive del Corpo di Cristo, un Corpo che agisce, consola, riconcilia e trasforma la città terrena in cui si prepara la Città di Dio”. Infine, la richiesta di intercessione a Maria, perché ci sostenga nei cambiamenti, ispiri sogni, visioni e coraggio, perché ci aiuti a essere lievito nella pasta di un’umanità che invoca giustizia e speranza.