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Papa Leone: «Farsi ospiti gli uni degli altri per accogliere Dio»

Castel Gandolfo. In una calda domenica di luglio, affacciandosi dalla residenza estiva di Castel Gandolfo, Papa Leone ha proposto una riflessione sull’arte dell’ospitalità, ispirandosi alle figure bibliche di Abramo e Sara, e alle sorelle Marta e Maria, protagoniste del Vangelo del giorno. Al centro dell’Angelus, l’invito a vivere l’estate non come evasione, ma come occasione per rallentare, ascoltare e aprirsi a una presenza che salva: quella del Signore che continua a bussare alle nostre porte.

«Il nostro Dio ha saputo prima farsi ospite», ha ricordato il Papa, sottolineando il doppio significato del termine ospite nella lingua italiana: chi accoglie e chi è accolto. La vera ospitalità, ha aggiunto, «richiede umiltà, delicatezza, apertura». Così come Marta fu invitata a non lasciarsi assorbire solo dall’attivismo, anche noi siamo chiamati a cogliere la parte migliore, quella che Maria scelse: sedersi e ascoltare, per entrare nella gioia dell’incontro.

Papa Leone ha poi criticato la logica consumistica dell’estate come «industria delle vacanze», che promette esperienze ma rischia di sottrarre profondità: «Non si può comprare ogni vero incontro – né quello con Dio, né quello con gli altri, né quello con la natura». Il segreto sta nel farsi ospiti: fare spazio all’altro, accogliere e lasciarsi accogliere. Come Abramo e Sara, che nell’accogliere tre viandanti incontrarono Dio e si scoprirono ancora fecondi.

Dolore per Gaza: «Basta attacchi ai civili»

Nel dopo-Angelus, Papa Leone ha espresso «profondo dolore» per l’attacco israeliano contro la parrocchia cattolica della Sacra Famiglia a Gaza City, avvenuto giovedì scorso e costato la vita a tre cristiani. Ha citato i nomi delle vittime – Saad Issa Kostandi Salameh, Foumia Issa Latif Ayyad e Najwa Ibrahim Latif Abu Daoud – e si è detto vicino alle famiglie e a tutta la comunità cristiana locale.

«Chiedo nuovamente che si fermi subito la barbarie della guerra», ha detto con fermezza, lanciando un appello alla comunità internazionale perché si rispettino il diritto umanitario e la tutela dei civili: «Nessuna punizione collettiva, nessun uso indiscriminato della forza». Ai cristiani del Medio Oriente ha rivolto parole di incoraggiamento: «Siete nel cuore del Papa e di tutta la Chiesa».

Saluti e iniziative: giovani, famiglie, preghiera per i governanti

Non è mancata, come sempre, l’attenzione ai presenti e alle iniziative ecclesiali in corso. Papa Leone ha ricordato la celebrazione eucaristica tenuta in mattinata nella Cattedrale di Albano, ringraziando la comunità diocesana e il Vescovo Viva.

Ha poi salutato i giovani partecipanti alla Catholic Worldview Fellowship, le famiglie del Movimento dei Focolari in formazione a Loppiano, e ha sostenuto la Maratona di preghiera per i Governanti promossa dal Forum Internazionale di Azione Cattolica: «Basta anche un minuto di preghiera per chiedere pace e saggezza a chi guida le nazioni».

Tra gli altri gruppi menzionati: il Catholic Institute of Technology di Castel Gandolfo, gli Scout Agesci Gela 3 in pellegrinaggio giubilare, i ragazzi di Castello di Godego in servizio con la Caritas di Roma, e i fedeli provenienti da Palermo, Sarsina e da vari gruppi folkloristici.

Verso il rientro in Vaticano

Infine, il Pontefice ha annunciato che nei prossimi giorni farà ritorno in Vaticano, dopo le due settimane trascorse a Castel Gandolfo. Ha ringraziato tutti per l’accoglienza e augurato ai presenti – e simbolicamente a tutti – una buona domenica, con il consueto sorriso e un ultimo invito all’ascolto, all’apertura e alla pace.

Papa Leone: «Farsi ospiti gli uni degli altri per accogliere Dio»

Castel Gandolfo. In una calda domenica di luglio, affacciandosi dalla residenza estiva di Castel Gandolfo, Papa Leone ha proposto una riflessione sull’arte dell’ospitalità, ispirandosi alle figure bibliche di Abramo e Sara, e alle sorelle Marta e Maria, protagoniste del Vangelo del giorno. Al centro dell’Angelus, l’invito a vivere l’estate non come evasione, ma come occasione per rallentare, ascoltare e aprirsi a una presenza che salva: quella del Signore che continua a bussare alle nostre porte.

«Il nostro Dio ha saputo prima farsi ospite», ha ricordato il Papa, sottolineando il doppio significato del termine ospite nella lingua italiana: chi accoglie e chi è accolto. La vera ospitalità, ha aggiunto, «richiede umiltà, delicatezza, apertura». Così come Marta fu invitata a non lasciarsi assorbire solo dall’attivismo, anche noi siamo chiamati a cogliere la parte migliore, quella che Maria scelse: sedersi e ascoltare, per entrare nella gioia dell’incontro.

Papa Leone ha poi criticato la logica consumistica dell’estate come «industria delle vacanze», che promette esperienze ma rischia di sottrarre profondità: «Non si può comprare ogni vero incontro – né quello con Dio, né quello con gli altri, né quello con la natura». Il segreto sta nel farsi ospiti: fare spazio all’altro, accogliere e lasciarsi accogliere. Come Abramo e Sara, che nell’accogliere tre viandanti incontrarono Dio e si scoprirono ancora fecondi.

Dolore per Gaza: «Basta attacchi ai civili»

Nel dopo-Angelus, Papa Leone ha espresso «profondo dolore» per l’attacco israeliano contro la parrocchia cattolica della Sacra Famiglia a Gaza City, avvenuto giovedì scorso e costato la vita a tre cristiani. Ha citato i nomi delle vittime – Saad Issa Kostandi Salameh, Foumia Issa Latif Ayyad e Najwa Ibrahim Latif Abu Daoud – e si è detto vicino alle famiglie e a tutta la comunità cristiana locale.

«Chiedo nuovamente che si fermi subito la barbarie della guerra», ha detto con fermezza, lanciando un appello alla comunità internazionale perché si rispettino il diritto umanitario e la tutela dei civili: «Nessuna punizione collettiva, nessun uso indiscriminato della forza». Ai cristiani del Medio Oriente ha rivolto parole di incoraggiamento: «Siete nel cuore del Papa e di tutta la Chiesa».

Saluti e iniziative: giovani, famiglie, preghiera per i governanti

Non è mancata, come sempre, l’attenzione ai presenti e alle iniziative ecclesiali in corso. Papa Leone ha ricordato la celebrazione eucaristica tenuta in mattinata nella Cattedrale di Albano, ringraziando la comunità diocesana e il Vescovo Viva.

Ha poi salutato i giovani partecipanti alla Catholic Worldview Fellowship, le famiglie del Movimento dei Focolari in formazione a Loppiano, e ha sostenuto la Maratona di preghiera per i Governanti promossa dal Forum Internazionale di Azione Cattolica: «Basta anche un minuto di preghiera per chiedere pace e saggezza a chi guida le nazioni».

Tra gli altri gruppi menzionati: il Catholic Institute of Technology di Castel Gandolfo, gli Scout Agesci Gela 3 in pellegrinaggio giubilare, i ragazzi di Castello di Godego in servizio con la Caritas di Roma, e i fedeli provenienti da Palermo, Sarsina e da vari gruppi folkloristici.

Verso il rientro in Vaticano

Infine, il Pontefice ha annunciato che nei prossimi giorni farà ritorno in Vaticano, dopo le due settimane trascorse a Castel Gandolfo. Ha ringraziato tutti per l’accoglienza e augurato ai presenti – e simbolicamente a tutti – una buona domenica, con il consueto sorriso e un ultimo invito all’ascolto, all’apertura e alla pace.

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