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Dilexi te – Tutte le info sulla prima esortazione apostolica di Papa Leone XIV

Dilexi te” (“Ti ho amato”, Ap 3,9) è il testo firmato da Papa Leone lo scorso 4 ottobre dedicato all’amore della Chiesa verso i poveri, che raccoglie l’eredità di Papa Francesco e rivela la continuità del magistero di Prevost. Non a caso, il titolo richiama alla memoria l’ultima enciclica di Bergoglio, “Dilexit nos” sull’amore umano e divino al cuore di Gesù Cristo.

Città del Vaticano – Un testo molto atteso questa esortazione apostolica sull’amore della Chiesa verso i poveri diffusa e presentata il 9 ottobre 2025 alle 12.30 nella Sala Stampa della Santa Sede ma firmata da Papa Leone XIV nella Biblioteca privata del Palazzo apostolico vaticano, alla presenza del sostituto della Segreteria di Stato Mons. Edgar Peña Parra, nella prima mattinata di sabato 4 ottobre, Solennità di San Francesco di Assisi. La scelta di questa ricorrenza per la firma non è stata un caso, in quanto Francesco fu colui che prese in sposa Madonna Povertà, come anche ricordato al numero 64 dell’Esortazione. E, infatti, il Serafico Padre viene citato a più riprese ai numeri 6, 7, 64, 65 e 67. In particolare al numero 65, è citata anche santa Chiara.
Leggi qui l’Esortazione Apostolica Dilexi Te
Scarica qui la Dilexi Te in formato pdf

La presentazione ufficiale del 9 ottobre

Durante la presentazione in Vaticano, moderata dal Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, sono intervenuti il Card. Michael Czerny S.J., Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; Em.mo Card. Konrad Krajewski, Prefetto del Dicastero per il Servizio della Carità; Fr. Frédéric-Marie Le Méhauté, Provinciale dei Frati Minori diFrancia/Belgio, dottore in teologia; p.s. Clémence, Piccola Sorella di Gesù della Fraternità delle Tre Fontane.
Guarda qui la presentazione dell’Esortazione Apostolica Dilexi te


Gli interventi durante la presentazione

Il Card. Czerny ha ripercorso i temi principali dell’Esortazione, dalla descrizione dei poveri come volto del Regno di Dio al tema teologico della povertà (“Attraverso i poveri Dio parla alla Chiesa”), alla denuncia delle strutture di peccato che generano disuguaglianza, alla necessità di costruire una fraternità e una pace fondate sulla dignità di ogni persona, attraverso l’Educazione, l’Eucaristia e il servizio.
Intervento integrale del Card. M. Czerny S.J.

Anche padre Le Méhauté, parlando della Dilexi te, ha sottolineato che la povertà nasce dalle strutture di peccato e che i poveri, “fratelli e sorelle da accogliere”, sono al centro della logica di Dio. L’impegno per loro è un atto liturgico e rivelazione del cuore di Cristo. Frequentando i poveri si comprende come non siano oggetti della nostra compassione ma soggetti con un loro pensiero e portatori di soluzioni reali. La Chiesa, dunque, è chiamata a partire da loro e a non porre limiti all’amore, per costruire una società in cui nessuno si senta abbandonato.
Intervento integrale di Fr. Frédéric-Marie Le Méhauté

P.s. Clémence ha portato la sua testimonianza di missionaria per molto tempo in un campo Rom dove ha vissuto momenti molto intensi con alcune donne che, nonostante la loro povertà, erano ricche di umanità e capaci di solidarietà. Ha raccontato di aver assistito gesti di fede semplice e profonda, che l’hanno evangelizzata, come quando, dopo un incendio che distrusse l’intero campo, la comunità invece di disperarsi per aver perso tutto, ha solo elevato lodi e ringraziamenti a Dio perché erano tutti vivi e sopravvissuti a quel delicato momento. Ha inoltre ringraziato Papa Leone per l’appello a una Chiesa povera e con i poveri, segno sacramentale della presenza del Signore.
Intervento integrale della p.s. Clémence

Tra gli interventi, di particolare rilievo quello dell’elemosiniere del Papa, il Card. Konrad Krajewski, che ha parlato a braccio ed ha preso parte per la prima volta in tredici anni ad una conferenza stampa. Ha raccontato numerosi episodi e aneddoti legati a Papa Francesco il quale gli ha insegnato, tra le tante cose, che per non essere fuori dal Vangelo occorre scorgere nel povero, in colui che chiede accoglienza, farmaci, cibo e assistenza di ogni genere, il volto di Cristo e che questa non dovrebbe mai essere percepita come una fatica di cui lamentarsi ma come una preziosa possibilità di incontrare Cristo.

Una sezione del sito del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale dedicata alla Dilexi Te

Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il cui prefetto è il Card. Czerny, è particolarmente coinvolto dalla pubblicazione di questa Esortazione Apostolica, tanto che ha attivato il dominio www.dilexite.com per consentire a chi voglia di accedere sul sito del Dicastero a una sezione specifica del sito dedicata alla Dilexi te.
Da questa sezione è possibile non solo rileggere gli interventi sopra riportati, ma anche accedere alla sintesi dell’Esortazione e a tre interessanti infografiche che riassumono in maniera molto immediata il senso e il contenuto dell’Esortazione stessa.
Infografica 1
Infografica 2
Infografica 3

Il commento del Presidente della CEI

Il card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in un messaggio diffuso all’indomani della pubblicazione dell’Esortazione Apostolica, ha espresso gratitudine a Papa Leone XIV per la Dilexi te, in quanto mette al centro gli ultimi e invita la Chiesa a una scelta concreta e profetica. Papa Leone ricorda con la sua Esortazione che la questione dei poveri riguarda l’essenza della fede e non è solo un problema sociale: nei poveri si riconosce il volto di Cristo. Zuppi ha sottolineato che il testo richiama ai Padri della Chiesa, a molti santi e a cammini ecclesiali scaturiti dal Vaticano II ai movimenti popolari. Riprendendo alcune parole dell’Esortazione, il cardinale ha riferito che è tempo di passare dalle parole ai fatti, di esporsi senza paura per costruire una Chiesa madre dei poveri, che non ponga limiti all’amore, una Chiesa come quella di cui oggi il mondo ha bisogno.


Dilexi te – Tutte le info sulla prima esortazione apostolica di Papa Leone XIV

Dilexi te” (“Ti ho amato”, Ap 3,9) è il testo firmato da Papa Leone lo scorso 4 ottobre dedicato all’amore della Chiesa verso i poveri, che raccoglie l’eredità di Papa Francesco e rivela la continuità del magistero di Prevost. Non a caso, il titolo richiama alla memoria l’ultima enciclica di Bergoglio, “Dilexit nos” sull’amore umano e divino al cuore di Gesù Cristo.

Città del Vaticano – Un testo molto atteso questa esortazione apostolica sull’amore della Chiesa verso i poveri diffusa e presentata il 9 ottobre 2025 alle 12.30 nella Sala Stampa della Santa Sede ma firmata da Papa Leone XIV nella Biblioteca privata del Palazzo apostolico vaticano, alla presenza del sostituto della Segreteria di Stato Mons. Edgar Peña Parra, nella prima mattinata di sabato 4 ottobre, Solennità di San Francesco di Assisi. La scelta di questa ricorrenza per la firma non è stata un caso, in quanto Francesco fu colui che prese in sposa Madonna Povertà, come anche ricordato al numero 64 dell’Esortazione. E, infatti, il Serafico Padre viene citato a più riprese ai numeri 6, 7, 64, 65 e 67. In particolare al numero 65, è citata anche santa Chiara.
Leggi qui l’Esortazione Apostolica Dilexi Te
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La presentazione ufficiale del 9 ottobre

Durante la presentazione in Vaticano, moderata dal Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, sono intervenuti il Card. Michael Czerny S.J., Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; Em.mo Card. Konrad Krajewski, Prefetto del Dicastero per il Servizio della Carità; Fr. Frédéric-Marie Le Méhauté, Provinciale dei Frati Minori diFrancia/Belgio, dottore in teologia; p.s. Clémence, Piccola Sorella di Gesù della Fraternità delle Tre Fontane.
Guarda qui la presentazione dell’Esortazione Apostolica Dilexi te


Gli interventi durante la presentazione

Il Card. Czerny ha ripercorso i temi principali dell’Esortazione, dalla descrizione dei poveri come volto del Regno di Dio al tema teologico della povertà (“Attraverso i poveri Dio parla alla Chiesa”), alla denuncia delle strutture di peccato che generano disuguaglianza, alla necessità di costruire una fraternità e una pace fondate sulla dignità di ogni persona, attraverso l’Educazione, l’Eucaristia e il servizio.
Intervento integrale del Card. M. Czerny S.J.

Anche padre Le Méhauté, parlando della Dilexi te, ha sottolineato che la povertà nasce dalle strutture di peccato e che i poveri, “fratelli e sorelle da accogliere”, sono al centro della logica di Dio. L’impegno per loro è un atto liturgico e rivelazione del cuore di Cristo. Frequentando i poveri si comprende come non siano oggetti della nostra compassione ma soggetti con un loro pensiero e portatori di soluzioni reali. La Chiesa, dunque, è chiamata a partire da loro e a non porre limiti all’amore, per costruire una società in cui nessuno si senta abbandonato.
Intervento integrale di Fr. Frédéric-Marie Le Méhauté

P.s. Clémence ha portato la sua testimonianza di missionaria per molto tempo in un campo Rom dove ha vissuto momenti molto intensi con alcune donne che, nonostante la loro povertà, erano ricche di umanità e capaci di solidarietà. Ha raccontato di aver assistito gesti di fede semplice e profonda, che l’hanno evangelizzata, come quando, dopo un incendio che distrusse l’intero campo, la comunità invece di disperarsi per aver perso tutto, ha solo elevato lodi e ringraziamenti a Dio perché erano tutti vivi e sopravvissuti a quel delicato momento. Ha inoltre ringraziato Papa Leone per l’appello a una Chiesa povera e con i poveri, segno sacramentale della presenza del Signore.
Intervento integrale della p.s. Clémence

Tra gli interventi, di particolare rilievo quello dell’elemosiniere del Papa, il Card. Konrad Krajewski, che ha parlato a braccio ed ha preso parte per la prima volta in tredici anni ad una conferenza stampa. Ha raccontato numerosi episodi e aneddoti legati a Papa Francesco il quale gli ha insegnato, tra le tante cose, che per non essere fuori dal Vangelo occorre scorgere nel povero, in colui che chiede accoglienza, farmaci, cibo e assistenza di ogni genere, il volto di Cristo e che questa non dovrebbe mai essere percepita come una fatica di cui lamentarsi ma come una preziosa possibilità di incontrare Cristo.

Una sezione del sito del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale dedicata alla Dilexi Te

Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il cui prefetto è il Card. Czerny, è particolarmente coinvolto dalla pubblicazione di questa Esortazione Apostolica, tanto che ha attivato il dominio www.dilexite.com per consentire a chi voglia di accedere sul sito del Dicastero a una sezione specifica del sito dedicata alla Dilexi te.
Da questa sezione è possibile non solo rileggere gli interventi sopra riportati, ma anche accedere alla sintesi dell’Esortazione e a tre interessanti infografiche che riassumono in maniera molto immediata il senso e il contenuto dell’Esortazione stessa.
Infografica 1
Infografica 2
Infografica 3

Il commento del Presidente della CEI

Il card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in un messaggio diffuso all’indomani della pubblicazione dell’Esortazione Apostolica, ha espresso gratitudine a Papa Leone XIV per la Dilexi te, in quanto mette al centro gli ultimi e invita la Chiesa a una scelta concreta e profetica. Papa Leone ricorda con la sua Esortazione che la questione dei poveri riguarda l’essenza della fede e non è solo un problema sociale: nei poveri si riconosce il volto di Cristo. Zuppi ha sottolineato che il testo richiama ai Padri della Chiesa, a molti santi e a cammini ecclesiali scaturiti dal Vaticano II ai movimenti popolari. Riprendendo alcune parole dell’Esortazione, il cardinale ha riferito che è tempo di passare dalle parole ai fatti, di esporsi senza paura per costruire una Chiesa madre dei poveri, che non ponga limiti all’amore, una Chiesa come quella di cui oggi il mondo ha bisogno.


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