Trieste. Nell’omelia tenuta oggi, il Papa ha richiamato l’attenzione su cosa significhi vivere una fede autentica. Ha iniziato ricordando come Dio abbia sempre suscitato profeti per sostenere il suo popolo, spesso ribelle, come narrato dalla Prima Lettura di Ezechiele. Anche Gesù ha vissuto questo rifiuto, non riconosciuto dai suoi concittadini a Nazaret. Il Papa ha spiegato che lo scandalo della fede risiede nell’accettare un Dio che si abbassa a condividere la fragilità umana. La vera sfida è credere in un Dio che muore sulla croce per amore e ci chiede di vincere l’egoismo.
Ha criticato una religiosità chiusa e distaccata dalla realtà, esortando invece a vivere una “fede di carne”, capace di affrontare le sfide sociali e politiche e risanare i cuori spezzati. Ha sottolineato l’importanza di una fede che entra nella vita concreta della gente, una fede che sveglia le coscienze dal torpore e denuncia le ingiustizie. Il Papa ha messo in guardia contro il consumismo, definendolo una piaga che rende egoisti e indifferenti.
Un passaggio particolarmente significativo dell’omelia ha riguardato la presenza di Dio nei luoghi di sofferenza e degrado. Citando il poeta triestino Umberto Saba, il Papa ha sottolineato come Dio si manifesti nei volti segnati dalla sofferenza e nelle situazioni di marginalità. “L’infinito di Dio si cela nella miseria umana, il Signore si agita e si rende presente nella carne ferita degli ultimi, dei dimenticati, degli scartati.”
Il Papa ha esortato la Chiesa triestina a continuare il suo impegno nella diffusione del Vangelo della speranza, in particolare verso coloro che arrivano dalla rotta balcanica e verso tutti coloro che necessitano di incoraggiamento e consolazione. Ha invitato a portare la profezia del Vangelo nella propria carne, con scelte concrete prima ancora che con le parole, promuovendo una vita coerente e accogliente, capace di testimoniare l’amore di Dio attraverso gesti concreti di solidarietà e fratellanza. Ha infine esortato a non scandalizzarsi di Gesù, ma a indignarsi per le situazioni in cui la vita viene umiliata e ferita, alimentando il sogno di una nuova civiltà fondata sulla pace e sulla fraternità.