Città del Vaticano. In un mondo dove la materialità sembra spesso prendere il sopravvento sui valori umani, la riflessione del Santo Padre pronunciata durante l’Angelus di oggi, ci invita riscoprire l’essenza della nostra fede e della nostra relazione con Dio. Al centro del suo messaggio odierno troviamo Gesù che scaccia i mercanti dal tempio, esortando gli israeliti a non ridurre la casa del Padre a un luogo di commercio.
Il contrasto tra la concezione del tempio come mercato e come casa illumina due approcci diametralmente opposti alla fede e al nostro rapporto con Dio. Da un lato, l’approccio mercantile, dove tutto si riduce a un semplice scambio: comprare, pagare, consumare. Dall’altro, la visione del tempio come casa, un luogo di incontro, di comunione, di condivisione autentica tra fratelli e sorelle in Cristo.
Papa Francesco sottolinea con forza come Gesù non tolleri la trasformazione del tempio in un mercato, un luogo dove la relazione conDio viene ridotta a mera transazione econoica. Il messaggio di Gesù è chiaro: la fede non è e non deve diventare un affare commerciale, ma deve restare uno spazio di vera vicinanza a Dio e agli altri, caratterizzato dalla gratuità e dall’amore disinteressato.
L’appello del Pontefice si estende oltre la critica a questa mercificazione della fede, invitando i fedeli a una conversione del cuore durante il cammino di Quaresima: più spazio alla preghiera, intesa come dialogo sincero e fiducioso con il Padre, e più impegno nel tessere legami di fraternità autentica. In un mondo segnato da distanze e silenzi, il richiamo alla fraternità assume un valore ancora più profondo, spingendoci a superare l’isolamento e a costruire ponti di comunione.
L’Angelus di oggi ci invita a riflettere sulla natura della nostra relazione con Dio e con il prossimo. Papa Francesco, con il suo messaggio, ci esorta a riscoprire il tempio come casa, un luogo di incontro, di preghiera e di condivisione, lontano dalla logica del mercato. Una chiamata a vivere la nostra fede in modo più autentico, profondo e fraterno.