A partire da oggi, le sorelle povere del Monastero di Santa Chiara di Mola di Bari ci accompagnano verso il Natale con una loro breve riflessione, insieme alla quale vi proporremo immagini e brani musicali per agevolare la contemplazione e la meditazione.

Leggi e rifletti

“In questi nove giorni, come San Francesco a Greccio nel 1223, anche noi vogliamo “sentire” e “toccare”con il nostro corpo e con il nostro cuore la povertà che il Figlio di Dio ha scelto nella sua Incarnazione. Vogliamo metterci in ascolto dei personaggi del Presepe: magi, angeli, pastori, perché in noi c’è ognuno di loro.
Scopriremo che lo stupore e la meraviglia che nascono davanti a un presepe hanno radici nell’incontro tra il desiderio di Dio per noi e il nostro desiderio di infinito ed eterno.
Nel presepe il cielo e la terra s’incontrano e ogni anno il Signore ci offre la possibilità di un viaggio verso la luce, per ritrovare nel Bambino povero, nato per noi, la Verità del nostro cuore.
San Francesco, a Greccio, ha voluto narrare e contemplare Cristo povero, rendendo visibile la storia d’amore più bella, quella tra il Creatore e la sua creatura, un dono d’amore che, dalla mangiatoia, raggiunge ogni cuore pronto ad accogliere il Suo Spirito che sempre fa nuove tutte le cose.
Ora tocca a noi, dove siamo, come siamo, metterci in ascolto della Parola e fare della nostra vita un viaggio di luce, un capolavoro, un cantiere creativo, un grembo fecondo in cui il Signore può essere generato ogni giorno perché sia sempre Natale.”

Guarda e contempla

Oggi, per iniziare a contemplare il mistero di Dio che si fa Uomo, ti suggeriamo l’immagine di un presepe tradizionale napoletano.

Ascolta e medita

Per accompagnare questo primo giorno, ti proponiamo l’ascolto di un canto della tradizione, scritto nel 1754 da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Quanno nascette ninno, nella versione breve pubblicata il 2006 dalle Edizioni Paoline nell’album Una luce nella notte di Mons. Marco Frisina.