Redazione 
Bitetto – Da qualche anno, in concomitanza con il periodo della pandemia da Covid-19 e su iniziativa dell’allora guardiano fra Vincenzo Dituri, nel convento adiacente al Santuario del Beato Giacomo si è iniziata a produrre una bontà tutta made in Bitetto, la birra artigianale Iacobus, dal nome latino di Giacomo. Del noto Beato, appunto.
L’iniziativa, portata avanti operativamente dall’Associazione Boccale Solidale, prosegue anche con la presenza del nuovo guardiano fra Marco Valletta, che, ai microfoni di Mattino Norba (guarda qui il collegamento curato da Anna De Feo), oggi 1° ottobre ha parlato della ricchezza di questa esperienza.
Il progetto legato alla produzione della birra Iacobus non ha scopo di lucro ed ha una duplice finalità: includere le persone con disabilità e recuperare beni storici. La birra prodotta da questo nobile processo ha inoltre una particolarità singolare. Il luppolo utilizzato per tutte le varietà di Iacobus (Lager, Weiss, APA, IPA, Pilsner, Stout) è coltivato nei terreni del convento bitettese, nella stessa terra che già nel XV secolo lo stesso Beato Giacomo lavorava con le sue mani operose e percorreva con i suoi piedi infaticabili.
Oltre al collegamento dal birrificio con Mattino Norba, Anna De Feo, insieme a Roberto Cofano che ha curato le riprese e il montaggio, ha realizzato un più breve servizio per TG Norba che si può rivedere cliccando l’immagine in basso oppure a questo link. Intervengono nel servizio, oltre a fra Marco Valletta, Marica Rizzi, coordinatrice delle attività di volontariato utili per la produzione della birra, e Arcangelo Fazio, mastro birraio.
